I Test di Personalità
Gli strumenti testistici che descrivo in questo articolo sono ad uso esclusivo dello psicologo, il quale
La personalità è l’insieme di caratteristiche o tratti stabili che definiscono il modo in cui l’individuo interagisce e percepisce il mondo. Si strutturano in schemi di pensiero, percezione e comportamento relativamente stabili nel tempo e in diverse situazioni.
A differenza del temperamento (caratteristiche che si possiedono alla nascita e che contribuiscono a definire una prima forma di individualità nel bambino), la personalità si struttura nel tempo e può modificarsi lentamente nel tentativo di trovare un adattamento tra le esigenze esterne e le spinte innate.
Una personalità sana presenta le seguenti caratteristiche: elasticità nei comportamenti, tolleranza alle frustrazioni, accettazioni dell’altro, empatia e capacità d’adattamento.
Secondo il DSM-5, la personalità costituisce il nucleo duraturo dell’esperienza e dell’identità e, allo stesso tempo, determina il modo in cui la persona percepisce e si relaziona con il mondo che la circonda. Essa è una caratteristica fondamentale, comune a tutti gli individui, che influisce sulle attitudini, le capacità, il comportamento umani, tanto a livello individuale, quanto a livello sociale.
Le Teorie dei tratti descrivono la personalità sulla base della rilevazioni di alcuni tratti o fattori che ne costituirebbero l’architettura generale e influenzerebbero i pensieri, le emozioni ed i comportamenti.
Alla base di queste teorie si trova l’Analisi fattoriale, una tecnica statistica che calcola le interrelazioni tra variabili.
Tra gli autori più importanti che hanno sviluppato delle teorie dei tratti della personalità si trovano Allport ed Eysenck.
Le Teorie psicodinamiche, poi, si sono concentrate sul processo di sviluppo nel tempo della personalità e delle sue strutture psicopatologiche.
Enfasi è data da queste teorie ai concetti di conflitto psichico, relazioni interpersonali, gestione degli affetti e all’importanza attribuita alle prime relazioni dell’infanzia.
Il punto di partenza delle teorie dei tratti, compresa quella di Gordon Allport, è che le unità minime analizzabili della personalità, ovvero i tratti, siano perlopiù innati.
Anche se i tratti sono considerati innati, essi sono il risultato dell’intreccio dinamico tra sistema psicofisico e rete sociale. In altre parole, la personalità in generale, e i suoi elementi più piccoli, ovvero i tratti, sono strutture che si rinnovano e cambiano in continuazione, condizionati dall’ambiente e dalle esperienze.
Allport, innanzitutto, distingue i tratti comuni dai tratti individuali.
I tratti comuni sono quelli che appunto abbiamo in comune con altre persone e che possono essere descritti attraverso i test della personalità; i tratti individuali sono quelli specifici, quelli che in un certo senso rendono le persone originali. Questi tratti possono essere individuati attraverso l’osservazione diretta o i racconti che le persone fanno di se stesse.
Altri autori, come Eysenck, Cattel e Guilford hanno teorizzato vere e proprie tassonomie della personalità, utilizzando l’analisi fattoriale per lo studio della personalità allo scopo di ridurne le manifestazioni fenomeniche alle fondamentali dimensioni latenti della stessa. Con il termine tratti si è soliti indicare quelle caratteristiche della personalità, per lo più ritenute di origine genetica (Eysenck, 1990), e quindi difficilmente modificabili, che influenzano il comportamento umano in modo stabile. I tratti si oppongono agli stati che sono definiti come disposizioni transitorie della personalità e, in quanto tali, sono, facilmente modificabili.
Si diagnostica un disturbo della personalità quando i tratti di una persona diventano fissi e inflessibili. Gli schemi comportamentali vengono riprodotti in ogni occasione e in modo stereotipato senza il normale adattamento necessario alla vita sociale. Questi disturbi devono manifestarsi in almeno due delle seguenti aree: cognitiva, affettiva, relazionale e controllo degli impulsi.
I disturbi di personalità possono essere causati da diversi tipi di fattori anche in combinazione tra di loro: fattori biologici innati, educazione rigida, accettabilità sociale del proprio temperamento.
I disturbi della personalità sono classificati dal DSM-5 in quattro domini di base, ognuno definito in base a due componenti fondamentali:
GRUPPO A: stravaganza-eccentricità. Include condotte apparentemente eccentriche, con tendenza alla diffidenza e all’isolamento;
GRUPPO B: drammatizzazione-emotività. Include intense ed estreme risposte emotive, egocentrismo, comportamenti drammatici;
GRUPPO C: ansia-paura. Include scarsa autostima, timore e ansia.
I test di personalità sono degli strumenti di valutazione standardizzati, attraverso i quali vengono proposti degli stimoli sempre uguali. Attraverso le risposte è possibile stilare un profilo di personalità che si basa su una teoria specifica. I test si suddividono in due grandi categorie: test strutturati e test proiettivi.
I test strutturati presentano una serie di domande e una scala di risposte graduata. I dati ottenuti vengono confrontati con i punteggi medi della popolazione di riferimento. A partire da queste informazioni numeriche si stila un profilo di personalità. Tra i più famosi ci sono il Big Five Questionnaire, il 16PF di Cattel e il MMPI (Minnesota Multiphasic Personality Inventory).
I Test Proiettivi esplorano il vissuto dell’individuo per via indiretta. Al soggetto vengono presentati degli stimoli ambigui (ad esempio immagini non ben strutturate) cui deve attribuire un significato. L’assenza di univocità viene colmata con i propri schemi di realtà, attribuendo allo stimolo un significato che è tipico del modo di pensare di quella persona. Il test proiettivo più noto è il Test di Rorschach, che prevede la presentazione di una serie di macchie d’inchiostro secondo una sequenza precisa.
Gli strumenti testistici che descrivo in questo articolo sono ad uso esclusivo dello psicologo, il quale
Che cos’è la personalità La personalità è l’insieme di caratteristiche psichiche, delle modalità comportamentali e relazionali